IL GIARDINO DI ALBERT
Giovedì 09 novembre 2017 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica di sabato 11 novembre alle 18:00 cade per il concerto in diretta Olivier Messiaen a 25 anni dalla morte
Il permafrost: dalle Alpi al Polo Sud, con un occhio a Marte
Il giardino di Albert 09.11.2017, 12:35
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Riguarda il 20% delle terre emerse, e in Svizzera ricopre circa il 6% della superficie nazionale (il doppio di quella dei ghiacciai): il permafrost, quel terreno perennemente gelato, la cui temperatura rimane al di sotto degli 0 gradi per almeno un anno, che riveste una funzione molto importante e diversificata a seconda delle regioni del pianeta.
Infatti c’è permafrost e permafrost: in Siberia per esempio ha delle peculiarità e criticità sue proprie (il suo deterioramento porta a importanti emissioni di gas serra come il metano) mentre il permafrost in montagna e in particolar modo nelle Alpi, presenta altre caratteristiche e altre problematiche.
Nel Giardino di Albert di giovedì 9 novembre 2017 andremo alla scoperta di questa misconosciuta parte della superficie terrestre, che in varie regioni del mondo si sta degradando, a causa del riscaldamento climatico. E lo faremo partendo dalle Alpi, con il geomorfologo Christian Scapozza, Coordinatore del Gruppo permafrost Ticino, attivo all’Istituto di scienze della Terra presso la Supsi, per arrivare fino in Antartide da dove ci parlerà Mauro Guglielmin docente di Geomorfologia e Climatologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, tra i massimi esperti di permafrost al mondo, in particolar modo del permafrost in Antartide dove ha già realizzato 16 spedizioni, a partire dal 1994, e dove ha da poco iniziato un nuovo progetto che è concentrato sulla analisi di brine saline ritrovate all’interno del permafrost in alcuni siti vicino al Polo Sud, che sono un analogo quasi perfetto di quello che si ritiene esserci su Marte.