Il giardino di Albert

La rivoluzione dei Big Data?

Dall’uomo ai materiali, una nuova strada per la ricerca, di Fabio Meliciani e Clara Caverzasio

  • 9 maggio 2015, 18:00
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La rivoluzione dei Big Data?

Il giardino di Albert 09.05.2015, 20:00

Il potere delle tre V: varietà, volume, velocità. E’ ciò che caratterizza i Big Data, enormi quantità di dati che noi stessi generiamo ogni giorno quando affidiamo la nostra vita a tecnologie come i social media, i telefoni intelligenti o il Gps, o anche solo quando usiamo la fidelity card. E non si tratta solo di numeri: i dati sono anche immagini, quelle che carichiamo su Istangram o su Facebook, o i video che carichiamo su Youtube, così come la posizione geografica che il nostro cellulare intelligente trasmette, o i testi, i commenti, che scriviamo per esempio su Tripadvisor… Una tendenza in crescita vertiginosa: negli ultimi due anni abbiamo generato più dati che in tutta la storia dell’umanità e questa quantità raddoppia ogni 40 mesi circa.

Dati disponibili in tempo reale che costituiscono un patrimonio di informazione troppo prezioso per essere lasciato lì, inutilizzato. C’è infatti una quarta V a caratterizzare i Big Data: il ‘valore’; che è dato proprio dall’informazione che è nascosta in questi dati, la quale se ben interpretata può trasformarsi in conoscenza, aiutandoci a interpretare e capire il nostro mondo. Grazie a supercalcolatori e simulazioni numeriche la gestione, l’analisi e l’interpretazione di questa mole incalcolabile di dati può infatti permettere di prevedere pandemie, così come di studiare nuovi materiali con una velocità e una efficienza impensabili in un laboratorio.


A formare i
Data scientist del futuro, ci penserà anche il nuovo
Istituto Interdisciplinare di Data Science dell’USI, appena fondato, la cui codirettrice
Antonietta Mira sarà ospite del
Giardino di sabato, assieme al fisico
Nicola Marzari direttore del direttore del centro nazionale di ricerca
MARVEL: Computational Design and Discovery of Novel Materials (

), del Politecnico di Losanna. Con loro si parlerà dei
Big Data, delle opportunità, dei timori e dei cambiamenti che hanno portato nella ricerca scientifica, in tutti i campi, dalle scienze sociali alle scienze dure, come la fisica, dal marketing alla gestione della sicurezza.

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