Riduzione dell’impronta ecologica della produzione e del consumo, diminuzione dei rifiuti, adozione di ecotecnologie innovative nei processi produttivi: sono i cardini dell’ “economia circolare”, quella cioè basata sul riuso e sulla rigenerazione di materiali e prodotti nonché sul recupero di efficienza. È questo il tema della Green week di Bruxelles, la settimana che, come ogni anno, l’Unione Europea dedica all’ambiente. Perché un’economia di questo tipo è la soluzione logica per un mondo dalle risorse limitate, all’insegna del “più efficienza, meno sprechi, più posti di lavoro”. Tra i temi trattati, il più dibattuto è stato quello dei rifiuti, con un'attenzione particolare al consumo crescente di prodotti tecnologici e alla necessità, non solo di ripensare i processi di produzione per renderli sempre più sostenibili; ma anche di tornare a riparare gli oggetti, contrastando così la filosofia dell’obsolescenza programmata. Ovvero, un must dell'industria per tenere alti gli standard produttivi e la filosofia cardine del consumismo e dell’economia lineare (quella dell’oggetto che viene consumato e gettato via). Ne hanno parlato tra gli altri, Norbert Zonneveld, segretario di Eera, organismo no profit che rappresenta le aziende europee che riciclano i componenti elettronici, e Kyle Wiens, fondatore e amministratore di Ifixit, un sito di condivisione libera e gratuita di manuali open source, a cui chiunque può dare il proprio contributo per riparare da sé tablet, laptop, smartphone. Entrambi saranno ospiti del Giardino di Albert di sabato 6 settembre assieme a una paladina dell’ambiente e della salute, fra gli ospiti più attesi a Bruxelles: Sandra Steingraber, biologa statunitense, considerata “la nuova Rachel Carson” (autrice nel 1962 di quel Primavera silenziosa che diede l'avvio al moderno movimento ambientalista).
Clara Caverzasio e Marco Motta
Quando l’economia si tinge di verde
Il giardino di Albert 05.09.2014, 16:24
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