Laser

Antonio Albanese: l’Italia che non sopporto. Qualunquemente.

di Michela Daghini

Antonio Albanese - dettaglio locandina

Partenza col botto per la nuova pellicola di
Antonio Albanese. Con 5 milioni e mezzo di euro di incasso nel primo weekend di programmazione in Italia
Qualunquemente è primo in classifica con oltre 800 mila presenze. La commedia, scritta dall’attore con
Piero Guerrera e diretta da
Giulio Manfredonia, affronta in chiave comica la 'questione morale' con uno sguardo ironico e desolato all'Italia più decadente, tra ignoranza, corruzione e volgarità. E l’apprezzamento del pubblico arriva a pochi giorni dall’invito a partecipare al
Festival di Berlino nella sezione Panorama. Protagonista è Cetto, Cetto La Qualunque, losco figuro candidato sindaco a difesa dell'illegalità ed emblema dell'immoralità di un Paese alla deriva. Albanese debutta sul grande schermo nel '96 in
Vesna va veloce, diretto da
Carlo Mazzacurati, così come
La lingua del santo, nel 2005 è protagonista nel film di
Pupi Avati
La seconda notte di nozze e lavora poi con
Silvio Soldini e
Francesca Archibugi senza però mai abbandonare il teatro - citiamo almeno
Uomo, del '92, con oltre 260 repliche,
Giù al nord, Psycoparty, e una regia commissionata dal
Teatro alla Scala nel 2009 per l'opera
Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti. Lo abbiamo incontrato per un ritratto, tra cinema, teatro, e rare ma fortunatissime frequentazioni televisive.
Credits: Alessandra Tagliabue per la preziosa collaborazione e grande professionalità, sempre

23:29

Antonio Albanese: l’Italia che non sopporto. Qualunquemente.

Laser 26.01.2011, 01:00

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