Inizia oggi in Iowa il percorso verso le elezioni presidenziali statunitensi 2024. Questo piccolo Stato del Midwest – prevalentemente bianco, rurale, con una popolazione di poco più di 3 milioni di persone – è tradizionalmente il primo a votare per la scelta dei candidati repubblicano e democratico alla presidenza. Il voto in Iowa si chiama caucus e si svolge in modo diverso rispetto alla maggioranza degli altri Stati americani che organizzano le primarie. In Iowa gli elettori si danno appuntamento alle 7 di sera – nelle scuole, palestre, bar, uffici pubblici – e lì si contano. Quest’anno in Iowa non ci sono i democratici, che inizieranno il loro percorso verso le presidenziali con il South Carolina, il 3 febbraio. Chiamati a votare sono quindi soltanto i repubblicani. Tre i principali candidati. Donald Trump, che resta favorito, nonostante una flessione nei sondaggi negli ultimi giorni. E poi Nikki Haley, ex governatrice del South Carolina ed ex ambasciatrice all’ONU. E Ron DeSantis, governatore della Florida. Il voto è l’occasione per osservare alcune tendenze che segnano i repubblicani alla vigilia delle presidenziali. Ma è anche l’occasione per capire come Donald Trump, nonostante processi e accuse di ogni tipo, resti popolare, amato, rispettato, da vasti settori del mondo conservatore americano.
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