Le aperture nei confronti delle donne sono la riforma più esplicita della nuova leadership saudita. La casa reale ha messo in campo un progetto per modernizzare il paese e aprirlo all'esterno. Un piano di riforme indispensabili per evitare strappi sociali, rilanciare il sistema economico (con le donne come nuove produttrici e consumatrici), garantire a Riad la sua posizione di leadership nel mondo arabo.
Da alcuni mesi le donne saudite possono aprire un'attività economica senza il permesso del tradizionale guardiano, un uomo della loro famiglia. Quando escono di casa non rischiano più d'incontrare la polizia religiosa e di essere riprese per il loro abbigliamento. Dallo scorso giugno possono anche guidare.
L'Arabia Saudita non sta diventando una democrazia. Non c'è alcuna apertura politica. Opposizione e dissenso non vengono e non verranno tollerati. Ma a prescindere dai motivi dell'apertura sociale decisa dall'alto, il cambiamento è reale e nonostante le tante contraddizioni ha effetti concreti sulla vita quotidiana delle donne.
Lo confermano le due storie raccolte in questo radio documentario.
Grazie alle nuove norme Sara, 29 anni, un divorzio alle spalle, ha aperto un laboratorio di pasticceria che le ha cambiato la vita.
Per spingere le nuove riforme la principessa Kholood Bin Khalid è invece rientrata dal suo auto-esilio all'estero e ha portato la campagna per i diritti delle donne all'interno del paese.
Il loro punto d'incontro è l'inizio di un percorso che le più fortunate e coraggiose potranno seguire.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703609