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Fryderyk Chopin tra musica e malattia

di Claudio Ricordi

Eugène Delacroix: ritratto di Fryderyk Chopin e George Sand (Wikipedia)
26:05

Fryderyk Chopin tra musica e malattia

Laser 26.02.2010, 01:00





Chopin l’etereo, il poeta-musicista, l’uomo dalle mezze tinte che ascoltava solo la voce del vento, colui che “lavorava poco, cancellava continuamente, tossiva molto” non lascia certezze nemmeno all’anagrafe: Fryderyk-Frédéric mantiene intatte due nazionalità, tre cognomi e cinque date di nascita!...
Le sue malattie gli hanno dato questa fragilità, che è stata anche la sua forza creativa, legata alla musica che ha scritto sul suo fortepiano Pleyel: il “suono Chopin”era nato, il mito stava nascendo, e si sarebbe consolidato solo dopo la sua scomparsa, imprigionando la sua musica in un’aura impenetrabile.
“Una buona parte della biografia dei grandi uomini dovrebbe essere scritta dai loro medici” scrisse Stendhal: nel caso di Chopin questo suona più che mai vero, perché le malattie e lo stato di sofferenza anche da esse determinato, hanno condizionato tutta la breve vita del musicista nato sotto il segno dei pesci, correlandosi strettamente con il suo carattere e soprattutto con la sua musica.
Alla luce di quanto scritto, in questo Laser tentiamo di capire il percorso compositivo di Chopin, dalla scintilla creativa alla scrittura. Con l’aiuto del dottor John O’Shea, dell’autobiografia di George Sand, di Ruggero Laganà (che ha da poco registrato pagine del compositore franco-polacco su di un Pleyel del 1840), e di Maurizio Pollini.
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