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Genova, un porto per la Svizzera (2./2)

Passato, presente e futuro nel “nostro” scalo marittimo

  • Imago Images
  • 24.6.2024
  • 26 min
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  • Scienze umane e sociali
Di: Alessandro Chiara

Nei carruggi stretti di Genova, nella prima metà dell’800, si aggirava un ticinese ossessionato dal porto, tanto da renderlo materia d’esame a un suo corso universitario. Era l’architetto ticinese Gaetano Cantoni, una figura che incarna il legame stretto tra la Superba e il nostro territorio. È lui il primo tassello nel nostro viaggio spazio temporale nella realtà del porto di Genova, nelle sue trasformazioni attuali e nelle sue prospettive future di ritornare a essere lo scalo marittimo di riferimento della Svizzera, come fu agli inizi del ‘900. Andremo alla scoperta delle opere infrastrutturali che sono già state cantierate e che lo trasformeranno da qui ai prossimi anni, ma anche degli altri luoghi e delle figure che ruotano attorno alla movimentazione delle merci tra sud e nord Europa, per porre infine l’attenzione sulle grandi sfide logistiche ancora aperte. In questa puntata ritroveremo la storica Stefania Bianchi, in procinto di pubblicare un’opera monografica su Gaetano Cantoni, Paolo Piacenza, ex commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (lo era ancora all’epoca della nostra intervista), Roberto Ferrari, managing director di PSA Italy e Angelo Betto, CEO di Cippà Trasporti. 

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