Nel contesto delle elezioni del Parlamento europeo, l’isola di smeraldo si ritrova divisa. Da una parte l’Irlanda del Nord, la cui popolazione non può recarsi a votare, sebbene la Provincia faccia ancora parte del mercato comune e dell’unione doganale europei; dall’altra la Repubblica d’Irlanda, che è chiamata a eleggere quattordici eurodeputati. Uno dei temi dominanti della campagna elettorale è l’immigrazione, che passa per il confine tra le due Irlande.
A fare da sfondo le conseguenze della Brexit, che rischia di riaprire le discussioni sul confine. L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, tuttavia, paradossalmente, potrebbe aver reso realizzabile ciò che la violenza non è mai riuscita a ottenere: il sogno dell’unità irlandese.
A Laser abbiamo avuto ospiti lo storico nordirlandese Chris Reynolds, professore di storia europea contemporanea e di studi sulla memoria presso la Nottingham Trent University, in Inghilterra, nonché consulente accademico presso l’Ulster Museum di Belfast e lo storico irlandese Connal Parr, Senior Lecturer all’Università del Northumberland di Newcastle, in Inghilterra.
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