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Da sempre la letteratura italiana è segnata dalla presenza di tradizioni dialettali regionali, che hanno assunto una varietà e un rilievo qualitativo probabilmente senza pari in altre realtà nazionali europee. È il caso di una delle più importanti tradizioni letterarie italiane in dialetto, che si è sviluppata a Milano in concorrenza e a fianco della letteratura in lingua, a cui la casa editrice Salerno dedica due corposi tomi intitolati "Letteratura dialettale milanese. Autori e testi, dalle origini a oggi"; essi compongono il primo volume di una nuova collana dedicata a "Le grandi letterature dialettali di Italia", un importante progetto scientificamente divulgativo che si rivolge a un ampio pubblico e che prevede una serie di antologie di autori e testi. L’opera - frutto di anni di impegnativo lavoro critico di un team di studiosi di levatura internazionale coordinato da Silvia Morgana, già ordinaria di Dialettologia e Storia della lingua italiana nell’Università degli Studi di Milano, accademica della Crusca e autrice di una Storia linguistica di Milano - raccoglie testi di autori noti e illustri della tradizione dialettale milanese, dalle origini a oggi (come Bonvesin da la Riva, Fabio Varese, Carlo Maria Maggi, Domenico Balestrieri, Giuseppe Parini, Carlo Porta, Tommaso Grossi, Giovanni Rajberti, Cletto Arrighi, Carlo Dossi, Delio Tessa, Franco Loi, Enzo Jannacci), e altri meno conosciuti, valorizzati recentemente o scoperti e pubblicati per la prima volta.
Di questa importante impresa editoriale parliamo con Felice Milani, studioso della letteratura lombarda (in particolare milanese e pavese) tra il Seicento e il Novecento e già direttore della biblioteca civica “Bonetta” di Pavia; e con Aurelio Sargenti, anch’egli curatore di testi lombardi e già direttore del Liceo cantonale Lugano 2: entrambi hanno collaborato al volume della "Letteratura dialettale milanese", appena pubblicato, curando più voci.
Prima emissione: 8 febbraio 2023
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