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La storia del lavoro in Svizzera

Dalla proto industrializzazione alla terza rivoluzione industriale - di Brigitte Schwarz

La locomotiva Sans Pareil è stata una locomotiva a vapore sperimentale. Fu costruita da Timothy Hackworth. Aveva due cilindri di 178 x 483 mm; la sua velocità massima era di 30 km/ora. Montava ruote in legno con mozzo di ghisa, ed era priva di sospensioni. (Wikipedia)

Nella lunghissima storia del lavoro in Svizzera è possibile identificare alcune svolte che hanno provocato profonde trasformazioni nelle attività umane. È il caso della fase preindustriale, nel XVI e XVII secolo, che segna il passaggio dalla forma tradizionale della produzione artigianale a strutture più moderne di produzione. La proto industrializzazione prepara la cosiddetta rivoluzione industriale, vera e propria epopea all’interno della grande storia del lavoro che come nessun altro processo di trasformazione ha cambiato il mondo profondamente e in maniera definitiva. Poi, nella seconda metà del Novecento l’industrializzazione lascia il posto alla terziarizzazione dell’economia e si assiste alla Terza rivoluzione industriale, tutt’ora in corso, basata sul ricorso all’informatica in tutti gli aspetti della produzione. Quali l’origine e le fasi di uno sviluppo considerato da taluni sproporzionato rispetto al piccolo paese che l’ha vissuto?Che tipo di trasformazioni ha determinato sul lavoro sino ai nostri giorni? Ne discutono, al microfono di
Brigitte Schwarz, gli storici
Sandro Guzzi-Heeb dell’Università di Losanna;
François de Capitani, collaboratore scientifico del
Museo Nazionale Svizzero e
Roberto Romano , professore di Storia dell’industria all’Università degli Studi di Milano dove presiede il Centro di Storia Svizzera Bruno Caizzi.

24:40

La storia del lavoro in Svizzera

Laser 29.04.2010, 02:00

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