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Le grandi date

476 d.C. – Una caduta senza rumore?, di Claudio Visentin

  • 15.10.2021
  • 27 min
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Il 476 d.C. è una delle date fondamentali nella storia dell'Occidente. In quell’anno, ci hanno insegnato, cade l'Impero Romano per mano dei barbari, finisce la storia antica e comincia il Medioevo. Ma andò davvero così?

Per cominciare, secondo Giusto Traina, gli uomini di quel tempo quasi non s’accorsero della fine di Roma. Come ha scritto il grande storico dell’antichità Arnaldo Momigliano, fu “una caduta senza rumore”. E se avessero dovuto scegliere una data, i contemporanei avrebbero piuttosto indicato il 410 d.C., quando i Visigoti di Alarico saccheggiano Roma: nessuno, neppure Annibale, vi era mai riuscito negli otto secoli precedenti. Anche i barbari, spiega Umberto Roberto, non volevano distruggere il mondo romano, quanto piuttosto ritagliarsi un loro spazio nel vasto impero. Anche per questo, sostiene Arnaldo Marcone, oggi molti storici hanno accantonato il concetto di "caduta" e parlano sempre più spesso di “tarda antichità”, ovvero di un periodo ben più lungo e articolato.

Di certo gli eventi di quell’anno hanno sollecitato profondamente la riflessione di storici e politici di ogni epoca, a cominciare dall’inglese Edward Gibbon, presentato da Giovanni Battista Magnoli. E anche il grande impero americano del XXI secolo, insidiato dall’ascesa della Cina, torna regolarmente a considerare quelle remote vicende, osserva da New York Federico Rampini.

Prima emissione martedì 23 marzo 2021

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Gibbon, Edward. Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano. N. Bettoni, 1820-1824

Traina, Giusto. 428 dopo Cristo : storia di un anno. Laterza, 2007

Momigliano, Arnaldo. Manuale di storia romana. UTET università, 2011

Ward-Perkins, John Bryan. La caduta di Roma e la fine della civiltà. Laterza, 2008

Saggi sull’impero romano in Sbt

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