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Laser

Libero pensatore, pensatore libero. Vinicio Salati

La voce dello scrittore e traduttore ticinese nel trentennale della morte

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Di: Alessandro Bertellotti  

“Laser” ripropone una intervista allo scrittore e traduttore Vinicio Salati, realizzata da Werther Futterlieb il 30 maggio 1994 e trasmessa nel programma “Questo e altro”, su RSI Rete Uno.

Il ticinese Vinicio Salati racconta la sua esperienza ticinese, i viaggi, la passione del lavoro come giornalista, autore, scrittore, traduttore. Cresciuto nelle redazioni del Corriere del Ticino e poi del quotidiano socialista “Libera Stampa”, dirigerà per oltre trent’anni il settimanale “Azione”. Viene ricordato per i numerosi lavori di scrittore: tra le sue opere, “La casa vuota”, poesie, 1938; “Carota Bill”, 1989; “Lugano: bella terra ospitale”, 1990. Nel 1938 gli fu attribuito il premio Schiller. Nel 1936 fu volontario nella guerra civile spagnola.

Salati non dimentica i tempi turbolenti della sua gioventù, quando fu espulso dal Liceo di Lugano, o il periodo tedesco per raggiungere l’indipendenza economica, fino ai dissidi con tutta la classe politica ticinese e le lezioni apprese dagli errori commessi.

Una voce unica, un documento eccezionale di uno dei protagonisti della vita culturale ticinese e svizzera, che Laser propone in occasione del trentesimo anniversario della morte.

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