Il calcio non è soltanto uno sport, ma un fatto sociale, con i suoi rituali e i suoi spazi: gli stadi. E lo stadio non è soltanto un edificio, ma un luogo di storia ed emozioni, inserito nel tessuto urbano, uno spazio di sperimentazione architettonica, specchio delle trasformazioni sociali e simbolo del potere politico. Nell'era del calcio globale e mediatizzato, dei club quotati in borsa, il modello dello stadio contemporaneo si intreccia sempre più con il potere economico e con le politiche urbane, rispondendo a nuove logiche e a nuovi pubblici. Con lo storico e divulgatore dell'architettura sportiva Antonio Cunazza, autore di "Wembley, la storia e il mito" (Urbone, 2021), e il sociologo Simone Tosi, che sul tema ha pubblicato nel 2018 il saggio "Cultural stadi. Calcio, città, consumi e politiche" (Ledizioni, 2018), ripercorriamo la genesi e la storia dello stadio moderno e contemporaneo.
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