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Malta, rivellino d'Europa

Rete Due, mercoledì 8 ottobre, 09:00

  • 8 ottobre 2014, 11:00

Situata nello stretto fra Africa e la penisola italiana, Malta ha sempre rappresentato un approdo di transito per le imbarcazioni che solcavano il Mediterraneo. Abitata fin dal Neolitico, nei secoli l'arcipelago maltese ha incontrato la civiltà fenicia, greca, cartaginese, bizantina, araba, francese e inglese: presenze che si sono succedute animate da mire di conquista e di colonizzazione.

La collocazione strategica di Malta, isola piccola e aspra in mezzo al "Mare Nostrum" e con poche zone di sbarco, ha però rappresentato una sorta di leggendario avamposto, entusiasmando gli studiosi più autorevoli soprattutto in relazione al periodo delle conquiste per mare, quello che va dalla fine del Medioevo al Rinascimento: un'epoca che ha anche segnato l'inizio della storia europea, della nascita delle lingue e delle nazioni. L'improvviso arrivo della flotta turca contro Malta nel maggio del 1565, come scrive Fernand Braudel, "fece in Europa l'effetto di un uragano". Ma la presenza dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, il loro valore militare e il loro coraggio permisero di far fronte a un assedio che durò quattro mesi, riuscendo a far desistere la flotta ottomana che, nonostante dotata di forze decisamente superiori numericamente, decise infine di ritirarsi. La Storia oggi non può dirci se il crollo di quell'avamposto, considerato un rivellino d'Europa, avrebbe compromesso la storia di un continente. Alessandro Barbero, storico medievista e docente universitario, può però aiutarci a raccontare lo scenario mediterraneo di un'Europa alla vigilia di quello che sarà poi ricordato come "il grande assedio".
Giorgio Thoeni


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Malta, rivellino d'Europa

Laser 08.10.2014, 11:00

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