A un anno dalla fine della battaglia per la liberazione di Mosul, la seconda città irachena per importanza caduta nel 2014 in mano ai miliziani del sedicente Stato Islamico, la devastazione domina ancora i quartieri storici. Sono ben 16mila le case che sono state quasi completamente distrutte nell’ultimo quadrilatero in cui si erano asserragliati i combattenti dell’ISIS. Lì vivevano le famiglie meno abbienti, che oggi devono ricostruire la loro abitazione con mezzi limitati, in una città che ha perso non solo le infrastrutture di base, ma anche le proprie bellezze architettoniche. Le voci raccolte tra gli abitanti di Mosul, parlano certo della gioia per la liberazione dall’ISIS, ma anche della fatica del vivere quotidiano e del grande senso di abbandono. Malgrado ciò, non mancano i segni di una rinascita. Al documentario realizzato da Lucia Mottini con il materiale raccolto a Mosul, ha collaborato Chiara Sulmoni. Montaggio di Tiziano Trotto.
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