Nelson Mandela: il difficile cammino verso la libertà

"Ho percorso questo lungo cammino verso la libertà sforzandomi di non esitare, e ho fatto alcuni passi falsi lungo la via. Ma ho scoperto che dopo aver scalato una montagna ce ne sono sempre altre da scalare. Adesso mi sono fermato un istante per riposare, per volgere o sguardo allo splendido panorama che mi circonda, per guardare la strada che ho percorso. Ma posso riposare solo qualche attimo, perché assieme alla libertà vengono le responsabilità, e io non oso trattenermi ancora: il mio lungo cammino non è ancora alla fine". Così
Nelson Mandela nella sua autobiografia "
Lungo cammino verso la libertà" (Feltrinelli 1995), scritto durante i lunghi ventisette anni di prigione, trascorsi per la maggior parte a Robben Island, 'l'isola dei dannati'. Presidente del Sudafrica dopo le prime elezioni democratiche a suffragio universale del 1994, leader dell'African National Congress,
premio Nobel per la pace nel 1993 per la sua attività politica in difesa dei diritti degli africani e per il suo impegno per la costruzione di un Sudafrica democratico, Mandela è uno dei miti del '900, il simbolo della lunga lotta dei neri sudafricani contro l'apartheid, per la libertà e per il riconoscimento dei loro diritti, umani e politici.
È scomparso ieri, giovedì 5 dicembre 2013, all'età di 95 anni. Lo ricordiamo insieme a Anna Maria Gentili, eminente africanista, già docente di Storia ed Istituzioni dei Paesi Afroasiatici all'Università di Bologna.
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