Centrale nucleare Ucraina
Laser

Nucleare Ucraina

Ad un passo dalla catastrofe

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Di: Eleonora Vio 

La catastrofe di Chernobyl, prima, e quella di Fukushima, poi, sembravano aver messo la parola fine allo sviluppo dell’industria nucleare in Europa. Finché le cose non sono cambiate. Ciò è dovuto in larga parte alla crisi energetica conseguita all’invasione russa su larga scala dell’Ucraina che, oltre ad aver messo in discussione la dipendenza dell’Europa nei combustibili fossili, è riuscita a rendere più appetibile questa forma energetica, promossa come “pulita”.
Qui sta il paradosso. Mai prima della recente aggressione russa una centrale nucleare si era venuta a trovare così vicina alla linea del fronte e, per quanto l’opinione pubblica internazionale ne abbia parlato, è come se il pericolo che rappresenta realmente sia stato largamente sottostimato. Con Oleg Skachok, uno degli ultimi impiegati filoucraini ad abbandonare la centrale occupata di Zaporizhzhya, Olga Kosharna, una delle massime esperte di nucleare del Paese. “Laser” vuole comprendere sia i pericoli che gli addetti alla centrale, e tanti altri, corrono nel denunciare abusi e male pratiche, sia come il nucleare, oggigiorno, non sia più solo una questione di carattere securitario ed energetico. Ma, soprattutto, di ordine diplomatico e politico.

In collaborazione con Irpi Media

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