
Silvio Ferrari - Un uomo fra due culture, una cultura fra due sponde
Laser 29.04.2013, 02:00
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Silvio Ferrari è nato a Zara nel 1942 da padre italiano e madre slava. Dal 1948 vive a Camogli, in provincia di Genova dove ha studiato laureandosi in Lettere e poi lavorato per un quarantennio come docente liceale di storia dell’arte e alla facoltà di Lingue per l’insegnamento delle letterature serba, croata e bosniaca. Le vicende della società e della cultura jugoslava scaturiti dal tracollo della Repubblica Federale fondata nel 1943 e dissolta con le "seconde" guerre balcaniche sono sempre state al centro dei suoi interessi scrivendo e traducendo da tempo su argomenti attinenti a quelle letterature e ai loro grandi autori da Miroslav Krleza a Ivo Andric fino al “Breviario mediterraneo” di Predrag Matvejevic. Le sue traduzioni sono state pubblicate da diverse case editrici nazionali e genovesi, e sono apparse su riviste italiane e croate. Osservatore fine, oratore impeccabile, con una memoria di ferro, Ferrari è tuttora una presenza costante nel dibattito socio-culturale genovese. Ferrari da sempre unisce i suoi interessi culturali con la passione civile testimoniata da decenni spesi nel capoluogo ligure in ruoli amministrativi, da militante del Partito Comunista italiano fino ad assessore alla cultura. La realtà intellettuale di Silvio Ferrari è stata definita “una cultura tra due sponde”, titolo anche di un suo libro, in quanto si poggia in equilibrio fra la cultura della sponda dalmata a quella ligure: un respiro mediterraneo che trova quiete all’ombra di Pianacci, paesino della Garfagnana che è stato anche oggetto di un suo recente libricino. L’incontro è a cura di Giorgio Thoeni.
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