Alla vigilia del cinquantesimo anniversario della morte di David Ben Gurion, Laser affronta un viaggio nella storia e nella realtà del pensiero sionista.
Primo firmatario della dichiarazione di indipendenza di Israele nel 1948 e a lungo primo ministro, Ben Gurion era stato anche presidente dell’organizzazione sionista mondiale, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
Il primo congresso dell’organizzazione sionista mondiale si riunì a Basilea nell’agosto 1897 alla presenza di circa duecento delegati convocati dal giornalista ungherese Theodor Hertzl e cambiò per sempre la storia dell’ebraismo moderno. In quei giorni fu presentato il manifesto programmatico del sionismo politico e vennero gettate le basi del progetto per la creazione di uno stato che desse una patria a tutti gli ebrei.
Ma anche il sionismo, al pari delle altri grandi ideologie del XIX e del XX secolo, non fu un fenomeno monolitico e negli anni avrebbe prodotto opzioni politiche in contrasto tra loro.
Laser ne discute con lo storico dell’Università di Pisa Arturo Marzano, che ha pubblicato un volume dal titolo “Storia dei sionismi. Lo Stato degli ebrei da Hertzl a oggi” e con Alberto Tonini, docente di storia contemporanea del Medio Oriente all’Università di Firenze
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