Lunedì 25 maggio 2015 alle 09:00
Replica alle 22:35
L'uranio, scoperto nel 1789 da uno scienziato tedesco, Martin Heinrich Klaproth, rappresenta il più importante combustibile nucleare per reattori a fissione e, durante la seconda guerra mondiale, è stato il più ricercato elemento chimico del mondo. Ma la sua importanza strategica, dovuta alla ben nota radioattività, non si è esaurita neppure nel terzo millennio.
A spiegarci il processo di arricchimento e impoverimento dell'uranio, il suo impiego sia nelle guerre più recenti che nelle centrali nucleari, e soprattutto le avveniristiche ricerche intorno a questo elemento chimico di numero atomico 92, sarà ai nostri microfoni il professor Zucchetti, docente di ingegneria energetica al Politecnico di Torino. Mentre per raccontare le conseguenze dell’estrazione di uranio nel nord del Niger sentiremo da Arlit, nella regione di Agadez, un tuareg impegnato nella denuncia delle condizioni delle popolazioni locali che soffrono per lo sfruttamento di tali miniere.