Il conte Massimo Cerulo ha ereditato il titolo per trasmissione materna (anche se a Masone continuano a dubitarne) ed è entrato in Château Lafite per osmosi (grazie all’enoica ed eroica moglie). Golfista dilettante (e in estate eremita noneso), confida che le parole conducano ai fatti: sennò non parlerebbe a centinaia di studenti nei suoi corsi di sociologia delle emozioni e non scriverebbe libri (l’ultimo con P. Jedlowski: Spaesati. Partire, tornare tra Nord e Sud d’Italia, il Mulino).
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