Raccontare i propri sogni divenuti realtà. Ripercorrere con la memoria il proprio cammino volgendo lo sguardo fino agli esordi. Tra successi e delusioni, amicizie e collaborazioni, scommesse folli e colpi di fortuna. Antonio Pappano, tra i più acclamati direttori d’orchestra del nostro tempo lo fa con La mia vita in musica, autobiografia edita da Marsilio. Un racconto di vita entusiasmante, un invito a perseguire con dedizione e amore incondizionato la propria scelta. Ma anche una toccante testimonianza sul potere della musica di riscattare le nostre vite. «Con un cognome come Pappano non farai mai carriera», si sentì dire agli esordi colui che della determinazione a migliorarsi appresa dai genitori, emigrati italiani a Londra da un piccolo paese della Campania, ha fatto una regola di vita che lo ha portato a dirigere nei maggiori teatri, da Oslo a Bruxelles, da Parigi a New York. Questa, una sintesi del nostro incontro con Antonio Pappano, in occasione della presentazione del suo libro alla Biblioteca Ambrosiana per BookCity Milano. Ad accompagnarla brani che lo vedono protagonista insieme a blasonate compagini internazionali che hanno segnato significative tappe della sua carriera come, in ordine di ascolto, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, London Symphony Orchestra, Orchestre Symphonique et Choeurs de la Monnaie, Orchestra of the Royal Opera House Covent Garden.
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