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Montmartre 

Biennale Musica 2024

Il 68. Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Venezia raccontato dalla sua direttrice: Lucia Ronchetti

  • Courtesy:labiennale.org/it/musica
  • 14.10.2024
  • 30 min
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Di: Alessandro De Rosa 

Biennale Musica 2024 si è svolta dal 26 settembre all’11 ottobre 2024, diretta da Lucia Ronchetti. In programma numerosi appuntamenti quotidiani con solisti e ensemble internazionali e l’attività di Biennale College Musica dedicata a nuovi progetti selezionati tramite bando che diventano parte integrante del programma del Festival (cinque nuove produzioni di compositori e il coinvolgimento di sei performer, provenienti da tutto il mondo, completano il programma del Festival in una sezione autonoma dedicata al suono strumentale, che esplora i confini presenti e futuri della creatività musicale).

Il 68. Festival Internazionale di Musica Contemporanea è dedicato al concetto di musica assoluta, evidenziandone l’attualità attraverso importanti lavori commissionati ai più originali compositori attivi sulla scena mondiale. In sedici giorni di concerti ed eventi teorici, il Festival ha messo in evidenza il significato della musica quale linguaggio autonomo e lo statuto ontologico del suono, mostrando lo stato dell’arte di questa disciplina alchemica e coinvolgente, entrando nel laboratorio dei compositori e degli interpreti più rigorosi e inventivi che elaborano partiture, programmi, codici e performance, senza alcun riferimento extra-musicale e senza riferimenti visivi.

Il termine musica assoluta, coniato da Richard Wagner nel 1846 per sottolineare come l’idea di un’opera d’arte completamente slegata dal mondo circostante fosse per lui inconcepibile, fu ripreso da molti teorici (come Carl Dahlhaus, Mark Evan Bonds, Peter Kivy e Sarah Collins) proprio per esaltare la concezione della musica quale linguaggio di pure forme che evolvono nel tempo. Il repertorio generato dalle diverse forme di creatività musicale in ambito di musica assoluta include attualmente ambiti compositivi e performativi estremamente diversificati. Alla tradizione di matrice europea della musica contemporanea scritta, fondata sullo sviluppo della musica come disciplina autonoma, si aggiunge l’immenso repertorio dell’elettronica e quello generato dalle prassi improvvisative testimoniate da tecniche di registrazione sempre più sofisticate.

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