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Gerusalemme d’oro e di ferro, breve storia della canzone israeliana: le origini (1./5)

Breve storia della canzone israeliana, a cura di Paolo Borgonovo

  • 22.06.2021
  • 25 min
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Prima ancora di avere un proprio Stato, gli ebrei emigrati nella Palestina ottomana, provenienti da ogni angolo del mondo, hanno trovato un centro unificante nel recupero dell’antica lingua sacra della Bibbia, e hanno riportato l’ebraico da lingua liturgica a strumento moderno di comunicazione. Su questa base, e sulla condivisione della memoria della diaspora e dell’Olocausto, il popolo ebraico ha creato le prime basi per una cultura unitaria dello Stato di Israele. È un fenomeno complesso, controverso, e tuttora in fase di sviluppo, ma che non sarebbe stato possibile senza un repertorio musicale popolare: la canzone israeliana in lingua ebraica è legata a doppio filo al tentativo di uno Stato giovanissimo di agganciarsi ad un passato che non ha eguali nella storia delle culture. Pur nell’enormità del tema, Paolo Borgonovo ha raccolto qualche suggestione per farci avvicinare a un mondo così lontano e al contempo così vicino: cinque puntate che esplorano alcuni temi della canzone israeliana, dalle origini a oggi.

Israele nasce nel 1948, ma già dagli inizi del Novecento gli ebrei emigrati nella Palestina ottomana trovano un centro unificante nel recupero dell’antica lingua sacra della Bibbia, riportandola da lingua liturgica a strumento moderno di comunicazione. E in questo la funzione della canzone è assolutamente fondamentale: nei campi e nei kibbutz l’ebraico si impara cantando, e cantando si costruiscono nuovi ideali e si celebrano antiche e nuove memorie. Paolo Borgonovo ce ne parla in questa prima puntata di una serie di cinque, dedicate alla storia della canzone israeliana. Tema di oggi: le origini.

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