La realizzazione discografica della Quinta e della Sesta Sinfonia di Pëtr Il’ič Čajkovskij si inserisce in un progetto di più ampio respiro inaugurato nel 2021, che vede protagonisti l’Orchestra della Svizzera Italiana sotto la bacchetta di Markus Poschner, alle prese con la rilettura del repertorio del compositore russo in una chiave più “cameristica” sulla base delle edizioni più recenti degli spartiti.
Due sinfonie queste, che ritraggono un Tchaikovsky particolarmente biografico e intimista, impegnato nella messa in musica – non poco travagliata – di categorie esistenziali come l’amore, il fato, il destino e la morte. Le troviamo nel cofanetto pubblicato da Claves all’inizio del 2024, intitolato Symphonies 5 & 6, Tchaikovsky. In occasione dell’uscita del disco, Paula Leu ha intervistato Markus Poschner per approfondire la chiave di lettura che il direttore d’orchestra ha voluto dare a queste pagine musicali – tutt’ora ampiamente eseguite in tutto il mondo – seguendo vie di interpretazione non canoniche rispetto alla tradizione d’esecuzione.
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