Rocco Filippini, violoncellista di fama mondiale, ed uno dei maggiori musicisti svizzeri è scomparso a Lugano all’età di 77 anni.
Fondatore nel 1968 del Trio di Milano e nel 1992 del Quartetto Accardo, è morto a Lugano all’età di 77 anni. Amico e collaboratore di grandi interpreti ha collaborato con alcuni tra i più grandi concertisti contemporanei, tra i quali spiccano Salvatore Accardo e Maurizio Pollini. Con il suo violoncello Gore Booth, ex Baron Rothschild di Antonio Stradivari (1710), ha tenuto concerti in tutto il mondo. Compositori come Luciano Berio, Franco Donatoni e Salvatore Sciarrino, gli hanno dedicato loro opere. Filippini era accademico di Santa Cecilia ed è stato docente di violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano; dal 2003 ha tenuto la classe di musica da camera ai corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia e nel 2010 era stato insignito del titolo di Professore Emerito. Già membro della facoltà dell’Academy of the European Mozart Foundation diretta da Sandor Végh, ha tenuto numerosi corsi di perfezionamento, tra cui quello alla Scuola di Fiesole. Nel 1997 è stato insignito del Premio della Fondazione del Centenario della Banca Svizzera Italiana per il contributo allo sviluppo dei rapporti culturali tra Svizzera e Italia.
Nato a Lugano il 7 settembre 1943, Filippini vinse nel 1964 il Concorso Internazionale di Ginevra, iniziando subito dopo la sua carriera. Ha dato centinaia di concerti nei principali centri musicali in Europa, ospite delle più grandi sale e di famosi festival in tutto il mondo
Al microfono di Giovanni Conti saranno il celebre violinista Salvatore Accardo e il discografico Danilo Prefumo.
Rocco Filippini suona l’«Arpeggione» di Schubert — [lanostraStoria.ch]
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