Lei è un’adolescente, dolce ma non remissiva, anzi coraggiosa, risoluta, forte. Il suo sguardo è illuminato da una luce profonda. Ha dei genitori, delle amiche. Ha un fidanzato, che la ama sinceramente, pur avvertendo che in lei c’è come un mistero, qualcosa di ineffabile che forse anche lei stessa fatica a comprendere. Lei si chiama Miryam. La sua storia, di crescita, di amore, di avventura, è raccontata nel romanzo che porta il suo nome. Potrebbe sembrare un normale romanzo per ragazzi, un’appassionante storia di adolescenza. Ma questo romanzo, Miryam, di Silvia Vecchini, racconta una storia che forse non ci aspettiamo, perché lei, la ragazza protagonista, è Miryam di Nazareth, la figlia di Hanna e Yoachim, la fidanzata di Yoseph. Lei è Maria, la Madonna. Questo romanzo bello e potente è stato recentemente ripubblicato dall’editore San Paolo, a dieci anni dalla sua prima edizione. È l’occasione per parlarne con Silvia Vecchini, tra le più affermate scrittrici per ragazzi e non solo, autrice di romanzi, raccolte poetiche, graphic novel, che hanno ottenuto vari e importanti riconoscimenti.