Prosegue il nostro viaggio nell’Antico Egitto, che ci riporta indietro di cinquemila anni. Questa puntata è dedicata all’aldilà. Come è noto gli antichi egizi credevano fermamente nell’eternità e nel prosieguo della vita oltre la morte. L’anima per continuare a vivere aveva bisogno di una serie di accorgimenti e di oggetti che dovevano consentirle la sopravvivenza oltre la morte e, soprattutto, doveva reincarnarsi nel proprio corpo che, per questo motivo, era conservato al meglio tramite pratiche di imbalsamazione del cadavere che diventava così una mummia. Un culto che ci ha tramandato opere straordinarie, patrimonio dell’umanità, capaci di raccontare la storia di un’antica civiltà dove la morte non era un tabù ma un’opportunità per prosperare in una vita senza fine. Ne parliamo con l’egittologo Angelo Colonna dell’Università La Sapienza, in studio con noi e impegnato in un progetto ERC dedicato ai principali siti dell’Egitto tardo antico oltre che in missioni di ricognizione condotte nelle regioni di Tebe ovest, del Delta e di Aswan; con il Direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco; con Paola Buzi, Professore Ordinario di Egittologia e Civiltà Copta all’Università La Sapienza di Roma, e con la curatrice del Museo Egizio di Firenze, Maria Cristina Guidotti. Come sempre i reportages sul posto, affidati oggi a Roberto Antonini nella Valle dei Re e al Museo di Parigi, e a Brigitte Schwarz al Museo di Torino.
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