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La Prosa. Produzioni in lingua e in dialetto

di Maria Grazia Rabiolo

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  • 23.7.2023
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  • Letteratura

Il viaggio nelle Teche continua a far emergere importantissimi documenti. In questa puntata vien dato spazio alle produzioni delle settore Prosa, un modo per ripercorrere la storia della nostra radio attraverso la lente dell’intrattenimento intelligente e formativo e anche, qualche volta, divertente. La scelta è caduta su “Ballata per Tim, pescatore di trote”, scritto e diretto da Carlo Castelli, vincitore del Prix Italia nel 1956; su “La cà di vecc” di Sergio Maspoli, nella versione del 1960 che riprende quella originaria del 1952; “Il processo” di Kafka, nell’adattamento di Giovanni Strano con la regia di Alberto Canetta, presente anche come attore, andato in onda nel gennaio 1975; “Regina madre” di Manlio Santanelli, intrerpretato da Ketty Fusco e da Antonio Ballerio, proposta nel 1995 (preceduta da uno spezzone di “Filo diretto” del settembre 1994 con la stessa Ketty Fusco, intervistata da Letizia Bolzani); “Requiem per zia Domenica” di Plinio Martino, nella riduzione di Ugo Fasolis e con la regia di Claudio Laiso, impressionante produzione realizzata anche sul posto, cioè in Vallemaggia, andata in onda in 12 puntate a partire dal 31 ottobre 2005.

Da ultimo un assaggio di una registrazione senza data, ma verosimilmente risalente all’anno dell’esecuzione a Zurigo per l’esposizione nazionale del 1939, di “Sacra Terra del Ticino” di Guido Calgari con le musiche di Gian Battista Mantegazzi.

Nella preparazione è stata fondamentale la lettura di due volumi di Pierre Lou Lepori, “Il teatro nella svizzera italiana” e “Alberto Canetta. La traversata del teatro”, entrambi usciti da Casagrande, rispettivamente nel 2008 e nel 2007; e del saggio di Matteo Casoni, “Nel trentesimo della scomparsa di Sergio Maspoli”, apparso ne “Il Cantonetto”, ottobre 2017.

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