Aly Keïta balafon
Jan Galega Brönnimann clarinetti, sassofono
Lucas Niggli batteria, percussioni
Ospite: Malcolm Braff pianoforte
Trio Keïta-Brönnimann-Niggli ft. Malcolm Braff
Prenotazione necessaria su EVENTI RSI
Info: tel. + 41 (0)58 – 135 9549
In diretta su Rete Due e sul suo sito, nonché in videostreaming
Disponibile in seguito in VOD sul Canale Musica RSI
Una produzione RSI Rete Due/MusicaViva
Malcolm Braff
L’Africa fa da tela di fondo di questa formazione attiva da diversi anni, con il grande specialista del balafon Aly Keïta (1968), di origine maliana ma nato in Costa d’Avorio, e i due svizzeri Jan Galega Brönnimann (1969) e Lucas Niggli (idem) rispettivamente agli strumenti ad ancia e alle percussioni. Entrambi sono nati e hanno passato parte dell’infanzia in Camerun, così come l’ospite pure lui svizzero del gruppo, il pianista Malcolm Braff, nato in Brasile (1970) e cresciuto in Senegal.
Una formazione con un piede in Africa e uno in Europa dunque, che propone una originale commistione di elementi delle diverse culture musicali da cui è influenzata. Una world music al passo coi tempi, una "Brotherhood of vibes and grooves" che trascina il pubblico in un viaggio avventuroso, attraverso le profonde foreste e le grandi distese africane, passando per le metropoli d’America e sbarcando sul Vecchio Continente...
Aly Keïta, nato ad Abidjan, è maestro del balafon, lo “xilofono” dell'Africa occidentale. Originario del Mali, proviene da una famiglia di griot di etnia malinké. Ha sviluppato il proprio strumento adattandolo alle esigenze della musica occidentale e suona da ormai una trentina d’anni con musicisti improvvisatori di altre culture. Ha collaborato ad esempio con Joe Zawinul, Omar Sosa e Jan Garbarek. Oggi vive a Berlino.
Jan Galega Brönnimann lavora dalla metà degli anni ’90 come musicista freelance. È noto soprattutto per esser leader dei Brink Man Ship, gruppo di urban electronic jazz che ha avuto quali ospiti Nils Petter Molvaer e Kenny Werner. Vanta collaborazione negli ambiti più diversi: con il percussionista Pierre Favre, la vocalist improvvisatrice Sidsel Endresen, il rapper Nya, il duo elettronico Round Table Knights, il chitarrista Eivind Aarset.
Lucas Niggli è uno dei maggiori batteristi del jazz svizzero contemporaneo. Ha dato vita a formazioni quali il gruppo sperimentale Kieloor Entartet, il trio Steamboat Switzerland, il trio Zoom e l’allargata formazione Big Zoom, il quartetto A Novel of Anomaly, il duo con Andreas Schaerer, il trio di percussioni con Hauser e Zumthor. Si esibisce spesso in solo, ha collaborato tra gli altri con Fred Frith, Irene Schweizer, Michel Portal, Barry Guy, Elliott Sharp, Erika Stucki, Michel Godard e lavorato con musicisti e gruppi sia africani che asiatici.
Malcolm Braff, pianista di formazione classica ma profondamente influenzato dalla tradizione musicale africana per aver vissuto sino a 13 anni in Senegal, si trasferisce in seguito a Ginevra dove incontra il jazz e l’improvvisazione. Questo vissuto l’ha portato a sviluppare un particolare gusto per le commistioni musicali. Ha dato vita al quintetto di afro-jazz C.O.M.B.O, all’Indian project con il trombettista Erik Truffaz, al proprio trio con il bassista Alex Blake e il percussionista Yaya Outtara. Ha collaborato con Franco D’Andrea, Paolo Fresu, Léon Francioli, con il combo Jazzorange, il gruppo africano Farafina. Ha inoltre scritto musica per il cinema, per spettacoli di teatro e danza, e nella sua ampia discografia spiccano due album firmati per la prestigiosa Blue Note. Ha partecipato a grandi festival internazionali come quello di Montreux, ed è stato per anni artist in residence al Festival jazz di Cully.