I Judas Priest al VH1 Rock Honors concert al Mandalay Bay Events Center, 2006
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Judas Priest, The Green Manlishi with the two-pronged crown

a cura di Jgor Gianola

  • Reuters
  • 31.8.2023
  • 4 min
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  • ROCK

Si dice che il titolo "Green Manalishi" (traducibile con “il Manalishi verde con la corona a due punte”) dei Fleetwood Mac derivasse dall’uso di LSD di cui non facevano segreto in quegli anni, ma Peter Green insiste che si trattasse piuttosto di un sogno ricorrente che aveva fatto in cui si svegliava incapace di muoversi mentre nel suo cervello si formavano messaggi sul denaro. Green ricorda: "Quando mi sono svegliato ho scoperto che stavo scrivendo questa canzone. Il Green Manalishi è il mucchio di note, il diavolo che mi stava cercando. La Paura.

Ma noi ora ci colleghiamo con i Judas Priest, band heavy metal inglese formatasi a Birmingham nel 1969. Hanno venduto oltre 50 milioni di album e sono spesso classificati come una delle più grandi band metal di tutti i tempi.

Lo stile vocale punk-operistico di Halford e il suono della doppia chitarra di Downing e Tipton hanno avuto una grande influenza sulle band heavy metal a seguire. Con un grande senso melodico e compositivo si erano già distinti per la capacità di prendere brani che non c’entravano nulla con l’hard rock o l’heavy metal e di trasformarli magistralmente. Lo fecero già con Diamonds And Rust di Joan Baez, e si ripeterono con Green Manalishi dei Fleetwood Mac appunto, che andiamo ad ascoltare dall’album “Unleashed In The East”, album live registrato durante un tour in Giappone nel 1979.

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