Le proteste legate al cambiamento climatico in corso stanno cambiando forma. Dopo lo sciopero studentesco, portato avanti da Greta Thunberg, negli anni abbiamo conosciuto il gruppo Extinction Rebellion. Un movimento nato a Londra il 31 ottobre 2019 e che ha fatto della disobbedienza – o resistenza - civile il cavallo di battaglia delle proprie azioni. Negli ultimi mesi stiamo assistendo a qualcosa di nuovo.
Renovate Switzerland, Just Stop Oil, Letzte Generation oppure Ultima Generazione sono i nomi che abbiamo sentito nominare più frequentemente negli ultimi tempi. Hanno bloccato strade, imbrattato opere d’arte - l'ultima, in ordine di tempo, un quadro di Gustav Klimt a Vienna - ed edifici. Ad aprile di quest’anno tutte queste campagne, in atto in 11 Paesi diversi, si sono unite in una rete, chiamata A22.
Quello che distingue queste campagne da quelle – ad esempio – di Extinction Rebellion, sono soprattutto le richieste più precise e declinate a seconda del Paese dove avvengono le proteste. In Svizzera, ad esempio, si chiede un passo decisivo per accelerare il programma di rinnovamento degli edifici, settore responsabile di almeno il 30% delle emissioni di CO2.
Le azioni di questi gruppi rimangono non violente, ma in diversi si stanno ponendo la domanda: questi movimenti diventeranno più radicalizzati e violenti?
Queste e altre domande vengono approfondite nella nostra puntata-podcast.
Con le opinioni
dei sostenitori di Renovate Switzerland e Ultima Generazione;
del professor Sandro Cattacin, direttore dell'Istituto di Ricerche sociologiche all’Università di Ginevra
e delle consigliere nazionali Jacqueline de Quattro (PLR) e Greta Gysin (Verdi)
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703681