Eurovision Song Contest 2025 sì o no? Il grande e importante concorso canoro internazionale continua a far discutere, a dividere e a suscitare polemiche. Noi ne parliamo oggi in vista della votazione del prossimo 24 novembre a Basilea Città. È in effetti riuscito il referendum dell’UDF (Unione democratica federale) contro il credito di 37,5 milioni previsto per l’evento canoro che si terrà il prossimo 17 maggio proprio in Svizzera, dopo il successo nello scorso mese di maggio del rossocrociato Nemo, vincitore a Malmö in Svezia. Alcuni giorni fa il presidente del partito dell’UDF, Daniel Frischknecht, aveva dichiarato in un’intervista alla NZZ che l’Eurosong mette in pericolo «l’ordine divino». A suo parere, negli ultimi 15 anni la kermesse è diventata una «piattaforma di propaganda per omosessuali e persone non binarie». La stessa Unione democratica federale è riuscita a raccogliere 4.203 firme per il referendum sul credito di 37,5 milioni di franchi votato dal parlamento renano. In totale, l’UDF ha consegnato negli scorsi giorni alla Cancelleria del Cantone -che dal canto suo dovrà certificarle- le oltre quattro mila firme. Per la riuscita del referendum ne bastano duemila. Era stato lanciato il referendum dopo che il Gran Consiglio di Basilea Città ha approvato e concesso il credito richiesto dal Consiglio di Stato l’11 settembre scorso con un’ampia maggioranza: 87 voti a 4 e 4 astensioni. L’UDF, un piccolo partito poco radicato a Basilea Città, si è mossa da sola; l’UDC, che ha approvato il credito, non le ha prestato alcun aiuto. Quel grande concorso canoro internazionale che suscita dunque svariate reazioni e diversi punti di vista: sì o no all’Eurovision Song Contest 2025 a Basilea? Dite la vostra in diretta allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13.

È ospite:
Edo Pellegrini, presidente UDF Ticino