In preadolescenza e adolescenza i ragazzi diventano più sfuggenti e omissivi sui loro vissuti quotidiani, ricorrendo a volte alla bugia come bisogno di deformare la realtà a proprio piacimento. Se in alcuni casi mentire risponde al fisiologico bisogno di prendere le distanze dai genitori e affermare sé stessi, in altri s’incorre nel rischio di minare il rapporto di fiducia e la qualità della comunicazione tra genitori e figli. Alessia Caracciolo ne parla con l’esperto Matteo Lancini, docente universitario, psicoterapeuta e scrittore.
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