La scuola è un cantiere sempre aperto e spesso fonte di dibattito: ad esempio, soprattutto negli ultimi tempi, si discute e si riflette molto attorno al concetto di “Inclusione e accessibilità del sistema scolastico ticinese”. Nella puntata odierna desideriamo quindi fare luce sui vantaggi, sui punti forti, su quelli deboli e su alcune criticità dell’inclusività scolastica. Cosa è la scuola inclusiva e accessibile, la cosiddetta “didattica inclusiva ordinaria”? In che modo l’attuale organizzazione scolastica favorisce l’inclusione? Quali sono le soddisfazioni, le difficoltà e i problemi incontrati dai docenti? Il futuro della scuola inclusiva come sarà? Quali sono le differenze fra i concetti di “integrazione” e “inclusione”? Il concetto d’inclusione significa avere una scuola che sfavorisce gli allievi più talentuosi, brillanti e capaci, costretti a rallentare e a dover adattarsi al ritmo di chi fa più fatica? Sono interrogativi di grande attualità in una società che si confronta con modelli scolastici destinati inevitabilmente a far discutere: la scuola inclusiva e accessibile è in effetti un tema caldo in Svizzera da diversi anni, soprattutto perché sono sempre di più le persone che vorrebbero una scuola che prepari e s’indirizzi, fin dai primi anni, al mondo del lavoro. La resistenza è forte soprattutto nella Svizzera tedesca, ma anche in altre regioni il sostegno a questo concetto educativo è in calo: si sente spesso dire “L’inclusione è auspicabile, ma volerla a tutti i costi non porta da nessuna parte”. Questo approccio, che consiste nell’includere il maggior numero possibile di bambini e bambine nelle classi ordinarie, suscita resistenze e perplessità anche in Ticino, con il Vallese storicamente all’avanguardia nel modello di scuola inclusiva. E rispetto agli altri Cantoni, l’esperienza ticinese -oggi- quali risultati sta dando? Gli allievi che necessitano di essere “inclusi” quali strade poi prendono una volta conclusa la scuola dell’obbligo? Di fatto il sistema scolastico ticinese è già molto attento alle necessità delle alunne e degli alunni con bisogni educativi particolari e da anni favorisce percorsi di integrazione e di inclusione. Per le vostre domande, le vostre considerazioni, i vostri spunti e i vostri dubbi, telefonateci allo 0848 03 08 08 o scriveteci via WhatsApp allo 076 321 11 13.
È ospite: Mattia Mengoni, capo della Sezione della pedagogia speciale del DECS
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