Si definisce curiosa, è un’attenta osservatrice dell’umanità, è pronta a registrare dettagli ed emozioni trascurabili, che poi fluiscono nella scrittura, la sua grande passione e da sempre parte del suo lavoro. Prima era scrittura giornalistica, ora è letteraria, dove sperimenta maggiore libertà e dove emerge quello che vibra dentro di lei.

Monica Piffaretti, scrittrice, giornalista e già direttrice del quotidiano laRegione, ha coronato il suo sogno di scrivere un romanzo giallo, poi diventato il primo di una serie con l’investigatrice Delia Fischer, un personaggio che è piaciuto molto, che si muove sul nostro territorio tra passato e presente, per far luce su misteri che arrivano da lontano.

Il terzo libro con Delia Fischer come protagonista, “La memoria delle ciliegie”, pubblicato a inizio giugno da Salvioni, sta avendo un enorme successo. Come lo sta vivendo Monica Piffaretti? Come si costruisce un giallo territoriale che è anche l’affresco di un piccolo mondo e delle figure che lo abitano? Cosa rimane nella scrittrice di oggi della giornalista di ieri? Dove nasce e come si alimenta l’amore per le storie che si intrecciano con la Storia?