I cani guida sono davvero considerati, in un certo senso, “gli occhi” delle persone cieche o ipovedenti. Questi cani, come i labrador, svolgono un ruolo cruciale nell’offrire indipendenza e sicurezza a chi vive con una disabilità visiva. Ma per diventare compagni affidabili e capaci, i cuccioli devono passare attraverso due tappe fondamentali: un percorso di formazione specializzato in una scuola per cani guida e l’accoglienza in una famiglia o da parte di una persona che si prenda cura di loro nei primi mesi di vita. Quest’ultimo tassello sta scricchiolando: sempre meno persone sono disposte ad accogliere i cani per poi doverli salutare. La storia di Annamaria e Gina, per ricordarci quanto faccia bene fare del bene.
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