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Millevoci

Gioco e neuroscienze

Di Michela Daghini

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  • 21.06.2023
  • 55 min
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Il gioco libero come esperienza ludica e stimolante, in grado di potenziare lo sviluppo cognitivo. Nei primi anni di vita, ogni singola nuova conquista ha origine nel cervello, per questo è importante guardare in modo diverso alle piccole azioni quotidiane dei nostri piccoli, dal primo oggetto preso tra le mani alla prima parola. È l’idea da cui nasce BeBicon, la piattaforma pensata per aiutare i genitori o chi si prende cura dei bambini, a giocare in modo più consapevole, fornendo informazioni su come stimolare in modo corretto le diverse funzioni cognitive e lo sviluppo emotivo. L’obiettivo è dare informazioni sullo sviluppo in modo semplice facendo riferimento a fonti scientifiche consolidate. Anime dell’iniziativa sono due neuropsicologhe, mamme e amiche, Elisa Riboni e Chiara Dallatomasina, autrici anche del recente libro Giochiamo a scoprire il mondo. Accendi lo sviluppo del tuo bambino con l’aiuto delle neuroscienze (Rizzoli).
Ne parliamo con la psicoterapeuta Elisa Riboni

Il gioco anche come elemento centrale nello sviluppo dell’individuo e delle sue capacità relazionali. Il padre delle neuroscienze affettive, Jaak Panksepp, lo inserisce fra i sette sistemi emozionali primari assieme alla sessualità, la rabbia, la tristezza, la paura, l'esplorazione e la cura. Uno strumento fondamentale anche per esplorare le emozioni, sviluppare le social skills, le competenze sociali e le capacità di leggere i segnali comunicativi. Una forma espressiva che può anche diventare terapeutica, seguendo le immagini interiori, fornendo un linguaggio simbolico e consentendo di rappresentare l’interiorità. È quello che avviene attraverso il Sandwork espressivo, il gioco con la sabbia che permette la produzione di immagini per elaborare tematiche conflittuali anche a chi non ha parole per esprimere il proprio malessere. Una terapia transculturale diffusa dal 2007 ad oggi in quattro continenti soprattutto in contesti di trauma o forte disagio sociale dovuto alla povertà o alle guerre.

Ne parliamo con Eva Pattis, nota psicanalista junghiana per adulti e bambini, che ha fondato questo metodo basandosi sulla Psicologia Analitica di C.G. Jung e sulla Sandplay Therapy sviluppata dall’allieva junghiana Dora Kalff.

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