Millevoci: Nuova mobilità in Ticino: una rivoluzione frenata dalla pandemia?
Grazie all’utilizzo a pieno regime della galleria di base del Ceneri e al conseguente cambio di orario avvenuto lo scorso 5 aprile, nasce a tutti gli effetti la Città Ticino e la sua “metropolitana”, con tempi di percorrenza ridotti fra gli agglomerati del cantone. Una rivoluzione nella mobilità ticinese a lungo attesa, che però arriva in un momento di crisi del trasporto pubblico dovuto alla pandemia, con aziende confrontate con un forte calo del numero di passeggeri.
Dopo anni di sensibilizzazione per l’abbandono dell’auto, questa battuta di arresto influirà sulla mobilità pubblica e sulle abitudini dei pendolari? Il lavoro da casa inciderà sull’uso di bus e treno? Soprattutto Locarno, che con il nuovo orario sarà solo a mezzora di treno da Lugano, saprà cogliere le nuove opportunità offerte dai migliori collegamenti con il resto del Cantone, per profilarsi come centro e come regione interessante al di là dell’indiscussa vocazione turistica?
Sono ospiti:
Mirco Moser, capo sezione mobilità del Canton Ticino
Roberta Cattaneo, direttrice regionale Sud delle FFS
Monica Brancato Gliozzi, portavoce e responsabile marketing delle FART, Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi
Giovanni Lombardi, manager regionale dell’Ente regionale per lo sviluppo Locarnese e Vallemaggia
Renato Fasciati, presidente dell’Unione dei trasporti pubblici, associazione mantello delle imprese di trasporto pubblico, e direttore della Ferrovia retica
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