Il Carnevale nelle valli lombarde, in particolare quelli di Schignano, Bagolino e Cegni, è una delle espressioni più autentiche e suggestive della tradizione popolare italiana. Queste celebrazioni non sono solo un momento di svago, ma rappresentano un ricco patrimonio culturale e antropologico, un’occasione per tramandare antiche usanze, riti e suoni che raccontano la storia e le radici delle comunità locali. La componente musicale gioca un ruolo fondamentale in questi carnevali, rendendoli ancora più affascinanti e ricchi di significato.
Il Carnevale di Schignano, piccolo paese della provincia di Como, è uno dei più celebri e tradizionali della Lombardia. La caratteristica principale di questa festa è la presenza del Maschera, o Mascarun, un personaggio mascherato che indossa una maschera di legno molto espressiva. Il personaggio incarna la satira sociale e la caricatura della vita quotidiana. Le maschere, con i loro volti grotteschi, si muovono tra le vie del paese durante una sfilata che richiama antichi rituali contadini.

Musicisti per le vie di Schignano
La musica che accompagna il Carnevale di Schignano è altrettanto rappresentativa di questa tradizione. I suoni di tamburi, cornamuse e fisarmoniche, che risuonano lungo le strade del paese, sono un legame diretto con il passato rurale della comunità. La musica popolare di Schignano non è solo folklore, ma una vera e propria testimonianza delle tradizioni musicali di una comunità che ha sempre utilizzato la musica come strumento di coesione sociale e di resistenza culturale. Il ritmo di questi strumenti tradizionali racconta storie di lavoro, di fatica, ma anche di speranza e di resistenza.
Dal punto di vista antropologico, il Carnevale di Schignano è anche un’occasione per riflettere sul ruolo delle maschere nella vita sociale. La loro funzione non è solo ludica, ma simbolica: attraverso di esse, la comunità affronta temi universali come la morte, la rinascita e il cambiamento. Le maschere, infatti, rappresentano la trasformazione dell’individuo, la sua uscita dalla quotidianità per entrare in un mondo immaginario, in cui ogni regola è sospesa.

Schignano - un paese in maschera
RSI Il nostro territorio 21.01.2019, 15:54
Il Carnevale di Bagolino, che si svolge tra gennaio e febbraio, è uno dei più suggestivi e ricchi di storia della Lombardia. Questa festa è celebre non solo per le sue maschere in legno, ma soprattutto per la musica che la accompagna, la quale ha una forte componente violinistica. I partecipanti, vestiti con abiti tradizionali, si esibiscono in danze e canti popolari accompagnati dal suono dei violini, che danno vita a una melodia unica e inconfondibile. La tradizione musicale di Bagolino affonda le radici in un antico repertorio di musica da ballo che è stato tramandato di generazione in generazione.
Le melodie del Carnevale di Bagolino non sono solo musica per il divertimento, ma sono portatrici di significati profondi legati alla storia della comunità. Il violino, strumento principe di questo carnevale, non è solo un elemento musicale, ma un simbolo di appartenenza culturale. Le danze che si svolgono durante il carnevale sono un’occasione per esprimere, attraverso il corpo e la musica, l’identità e la resistenza di una comunità che ha mantenuto viva una tradizione musicale che risale a secoli fa.
Dal punto di vista antropologico, Bagolino rappresenta un esempio di come la musica possa essere un elemento di coesione sociale, in grado di unire la comunità durante un momento di festa, ma anche di riflessione sulla propria identità. La musica violinistica, in particolare, è il mezzo attraverso il quale la memoria storica della comunità viene conservata e trasmessa, mantenendo intatta una parte importante del patrimonio culturale di questa zona.
Anche il Carnevale di Cegni, pur essendo meno noto rispetto agli altri due, offre una straordinaria opportunità di scoprire le tradizioni locali e la musica popolare che da sempre ne fanno parte. Ogni anno, la comunità di Cegni si riunisce per celebrare il carnevale con danze e canti che richiamano le tradizioni contadine dell’area padana. La musica, in particolare quella delle fisarmoniche e dei pifferi, è un elemento centrale della festa.
Le melodie di Cegni sono tipiche della tradizione rurale lombarda e raccontano storie di vita quotidiana, di lavoro nei campi e di relazioni sociali che hanno segnato la storia del paese. I suoni che risuonano durante il carnevale sono il riflesso di una comunità che ha trovato nella musica uno strumento di coesione e di identità. La partecipazione alla festa non è solo un momento di svago, ma anche un’occasione di riflessione collettiva sulla propria cultura e sul significato di un evento che affonda le radici nella storia secolare del paese.
Il Carnevale di Cegni, con la sua musica e le sue danze, rappresenta un rituale di passaggio che segna il cambiamento delle stagioni e la rinascita della vita comunitaria. L’aspetto antropologico di questa festa è legato alla forte componente identitaria che essa incarna: una celebrazione del passato e delle tradizioni, ma anche un momento di rivisitazione e di rinnovamento continuo di quei valori che rendono unica ogni comunità.

Il tradizionale ballo tra la Povera Donna e il Brutto del Carnevale di Cegni
I carnevali di Schignano, Bagolino e Cegni sono esempi di come la musica e le tradizioni popolari siano legate a doppio filo con l’identità culturale di un popolo. Ogni festa racconta la storia di una comunità che ha saputo preservare la propria cultura attraverso i secoli, mantenendo vive le tradizioni musicali che ne sono il cuore pulsante. La musica, che varia da paese a paese, diventa il linguaggio universale che unisce passato e presente, permettendo a ciascuna generazione di continuare a raccontare la propria storia.

Ritualità alpine
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