Georgia e Stalin
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Nostalgia di Stalin

Viaggio nella Georgia che rimpiange un mondo scomparso

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Di: Eleonora Vio 

Mentre altre repubbliche post-sovietiche hanno fatto di tutto per cancellare la memoria di Joseph Stalin, uno degli uomini più temuti della storia, proprio il Paese che, per primo, è sceso in piazza per rivendicare l’indipendenza dall’Unione Sovietica, la Georgia, ha continuato a mantenere la posizione più ambigua al riguardo. 

Questa ambivalenza è particolarmente evidente a Gori, una città anonima e senza particolari attrattive, se non fosse che ha dato i natali al dittatore sovietico. Oltre al famoso e gigantesco museo a lui interamente dedicato, in città si trovano molti riferimenti a Stalin, tra cui statue, negozi, strade e ristoranti. Ma c’è di più. Ogni sabato a Gori si riunisce la Società degli eredi nostalgici di Stalin, un’organizzazione politica che ha l’obiettivo di mantenere vivo e trasmettere il “messaggio stalinista” alle nuove generazioni.

A ridosso di elezioni che, anche grazie a brogli e manipolazioni, hanno visto affermarsi per la quarta volta consecutiva il partito filo-russo Sogno Georgiano, ho trascorso un pomeriggio con gli anziani membri di questa Società, cercando di capire come si posizionano rispetto ai fatti correnti, e cosa li spinge ad amare così ciecamente uno dei dittatori più spietati di tutti i tempi.

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