sport paralimpico

“Non c’è un’attenzione incredibile su di noi, ma si va nella giusta direzione”

Marcel Hug, ospite alla DS, ha svelato alcuni particolari del suo mondo

  • 2 ottobre 2023, 10:51
  • 2 ottobre 2023, 10:51
marcel hug

Due volte premiato con il Laureus

  • Keystone

Marcel Hug è l’atleta di punta dell’atletica paralimpica elvetica, che a ogni grande evento conquista medaglie non solo con il 37enne turgoviese. Nato con la spina bifida, l’uomo dal casco d’argento ha iniziato a 10 anni a cimentarsi con le gare in sedia a rotelle, per arrivare poi a costruirsi una carriera che l’ha portato a vincere 10 medaglie olimpiche (delle quali 6 d’oro), 13 titoli mondiali e ancor più a livello continentale, oltre a imporsi in diverse maratone, a stabilire diversi record del mondo e a ricevere importanti riconoscimenti come il Laureus World Sport Award. Ospite alla Domenica Sportiva ha detto che “sono dei ricordi bellissimi molto emozionanti. Quando vedo queste immagini sento gioia pura, mi sento leggero. Privatamente non mi riguardo regolarmente, ma a un evento può succedere che mi riguardi”.

Ho iniziato da bambino con il sogno olimpico. Ma poterci partecipare e vincere una medaglia arriva passo dopo passo

A proposito della concorrenza, Hug ha così risposto: “Al momento le cose vanno bene, e tutto torna. Mi diverto molto, e questo è un grande vantaggio nei confronti della concorrenza. Ho avuto delle fasi dove altri vincevano tutto e io ero alle spalle, ma ora va tutto bene e me la godo. Ci sono state delle sconfitte... Un periodo difficile è stato quello dei Giochi a Pechino, dove non ho vinto nemmeno una medaglia e sono caduto due volte. Sono state sconfitte amare dalle quali ho però imparato molto”.

Per il nostro sport essere disabili dalla nascita è un vantaggio. Qualche anno fa vincevano anche atleti diventati disabili dopo i 20 anni, ora quasi più. Avere tutti i muscoli abituati alla disabilità aiuta

Il 37enne ha detto la sua anche per quanto concerne lo spazio riservato nei media allo sport paralimpico: “Bisogna essere un po’ realistici. È uno sport particolare, non ci sono migliaia di atleti, si può capire che non abbia questa attenzione incredibile. E va anche bene così. Ma in certe situazioni si potrebbe migliorare: si potrebbero fare delle dirette in più o parlare nei media di quello che facciamo. Ma per me le cose stanno andando bene per il nostro movimento”.

La tecnologia è importante nel nostro sport e può dare dei vantaggi a tutti

Paratletica, l'intervista a Marcel Hug (La Domenica Sportiva 01.10.2023)

RSI Sport 01.10.2023, 19:14

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