Anthony Joshua ha conservato le sue cinture mondiali dei pesi massimi delle Federazioni IBF, WBA, WBO e IBO battendo per ko alla 9a ripresa Kubrat Pulev. Tra il britannico e il 39enne bulgaro non c'è stata praticamente storia, con il padrone di casa che nella SSE Arena di Wembley (presenti 1000 spettatori a causa delle norme anti coronavirus in un impianto che può ospitarne 12'500) ha fatto valere la sua maggior prestanza fisica senza che l'avversario, soprannominato il "Cobra", potesse trovare un pertugio dove infilarsi per far traballare il detentore dei titoli.
Subito dopo l'incontro AJ ha lanciato il guanto di sfida al suo connazionale Tyson Fury, campione WBC in carica: "Quello che conta non è il mio avversario. Quello che conta è l'eredità che lascerò e le mie cinture. Se è Tyson Fury che ce l'ha, allora che Tyson Fury sia il mio avversario", ha detto il 31enne. La possibile sfida con il 32enne "Re dei Gitani" intanto solletica già l'interesse di tutti i loro connazionali e non solo.