L'oro di Petra Vlhova ha sicuramente smosso parecchie emozioni in Slovacchia, come conferma un euforico Mauro Pini: "Dopo il primo ministro c'è Petra, è amatissima per il suo modo di essere a casa sua. Non riesco a immaginare l'esplosione di gioia nel paese, ma lo sentiamo fin qui". E il merito del successo della 26enne è sicuramente da ricondurre all'allenatore ticinese, alla 4a partecipazione a cinque cerchi in qualità di tecnico. Dopo una prima manche deficitaria, nulla lasciava presagire a una rimonta eppure... "non esistono segreti - ha continuato il 56enne - aveva un minuto a disposizione e doveva essere coraggiosa e grintosa. Doveva metterci il cuore, come dice Luca Cereda".
È stata fantastica, l'obbiettivo era vedere luce verde al traguardo
Mauro Pini
Arrivata alla fine con un importante margine sulla seconda è poi iniziata una lunga attesa. "Lì hanno cominciato a tremare le gambe, sono uscite alcune concorrenti ma questo è lo sport - ha affermato con palpabile emozione Pini - La vittoria è però tutta di Petra! Siamo stati fortunati che prima c'è stato il gigante, ha fatto da spartiacque per trasformare la delusione in convinzione. Di esempi di rimonta, non da ultima Lara, ce ne sono stati".
Il cuore batte sempre per i nostri colori e Wendy meritava questa consacrazione
Mauro Pini
Dopo una prima manche chiusa in ottava posizione, Petra Vlhova ha sfoderato tutta la sua classe. "Ho cercato di mettere in pista tutta la mia forza e, per questo, devo ringraziare le persone che formano il mio team: tutti hanno creduto in me, mi hanno spronata a dare il meglio; superata la linea rossa ho sperato in una medaglia... Ma essere campionessa olimpica è qualcosa di incredibile, non ho ancora realizzato. Ho sciato con il cuore grazie a Mauro, pensiamo uguale ed è bello aver conquistato l'oro insieme", ha evidenziato la 26enne.