Il giorno dopo, ci si lecca le ferite. La campagna di qualificazione è terminata, ma i temi attorno alla Nazionale continuano a tenere banco. Una situazione spinosa, come si è capito dalla discussione nello studio dopo la partita con la Romania. Blerim Dzemaili non ha lasciato spazio a dubbi: “Non vedo una via d’uscita al momento che non sia un cambiamento, o dei giocatori o dell’allenatore. Abbiamo raggiunto la qualificazione ma nessuno ha festeggiato. C’è qualcosa molto più grande da sistemare al di fuori del campo che dentro”. Alberto Regazzoni ha poi rincarato la dose: “È stata una campagna deludente, non c’è stata una filosofia o una logica nella costruzione della squadra verso l’Europeo”.
Ci vorrebbe un po’ di autocritica anche da parte dei giocatori
Blerim Dzemaili, ex centrocampista Svizzera
Yakin si, Yakin no. Il CT sembra essere arrivato al capolinea, per colpe sue ma non solo: “È rimasto fermo sui suoi passi - ha commentato Valon Behrami - ma dall’altra parte i giocatori lo hanno usato come parafulmine per tutto il percorso. La realtà è che non è venuta fuori la personalità di nessuno, ogni volta ci si è nascosti dando la colpa ad altri”. Uno schema che secondo l’ex centrocampista esce spesso: “Non ci sono mai reazioni, né negative né positive. È questo il problema della Nazionale, restiamo sempre a metà strada e non ci schieriamo mai”.
Tami ha lasciato la gestione del gruppo solo a Yakin, è stata una scelta sbagliata
Valon Behrami, ex centrocampista Svizzera
Sul banco degli imputati anche la Federazione, che è mancata spesso nei momenti importanti. “Da questa situazione ne escono deboli tutti - ha affermato in maniera lapidaria Regazzoni - Quando tu permetti certe dichiarazioni o atteggiamenti dai giocatori importanti, poi si creano malumori. Non si ha avuto il coraggio di prendere decisioni forti”. La conseguenza è una spaccatura marcata nel gruppo, che ha portato alle brutte prestazioni degli ultimi mesi: “Non c’è affiatamento. Siamo una Nazionale con ottimi giocatori, ma se non c’è la voglia di lottare gli uni per gli altri siamo una squadra mediocre”.
Era un girone più che alla portata e ne usciamo con le ossa rotte
Alberto Regazzoni, ex attaccante Svizzera
Euro 2024, il dopopartita in studio di Romania-Svizzera (21.11.2023)
RSI Sport 22.11.2023, 15:54