Il Lugano e Jonathan Sabbatini hanno preso vie diverse. Ospite a Tempi Supplementari su Rete Uno, l’ormai ex capitano dei bianconeri ha parlato del suo passato e del suo futuro. Come vive il 36enne questa “separazione” dopo 12 anni? “Mi sto allenando da solo perché è ancora tanta la voglia. Ringrazio i miei compagni che mi sono stati vicini, come anche il club e i tifosi che mi hanno riempito d’affetto”.
In questo momento non ho idea di dove andrò
Gli mancherà Lugano? “Certo che mi mancherà, 12 anni sono tantissimi. Penso poi a Bottani, sono sempre stato con lui in camera, ho passato a volte più tempo con lui che con la mia famiglia”. L’uruguaiano, sorpreso in trasmissione da diversi messaggi di ex compagni e amici, fa ovviamente ancora fatica a dimenticare il rigore sbagliato in finale di Coppa Svizzera: “Ci penso e ci penserò. Forse ero troppo sicuro di me stesso, mi ero già immaginato tutto, ma purtroppo è andata così”.
La Svizzera è già da alcuni anni che sta facendo bene
Sabbatini, che non sa ancora dove proseguirà la carriera, ha scelto di continuare per le tante emozioni che gli dà il pallone, come il rapporto con i tifosi: “Il bello del calcio è quello che ti da la gente. Mi fermo sempre volentieri con loro perché mi metto nei loro panni, anch’io da bambino avrei voluto passare un momento con i miei idoli”.
Lo studio con Jonathan Sabbatini (Tempi Supplementari 24.06.2024)
RSI Sport 24.06.2024, 20:44
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Le dichiarazioni di Jonathan Sabbatini (Radiogiornale 25.06.2024, 09h00)
RSI Sport 25.06.2024, 08:47
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