Zero. È il numero di persone che avrebbero scommesso di trovare il Bologna di Thiago Motta così in alto in Serie A a metà marzo, con sette punti di vantaggio sull’Atalanta sesta, potenzialmente (grazie al posizionamento del ranking) prima esclusa dalla prossima Champions. Tra le fila dei felsinei un ruolo preponderante lo occupano i tre nazionali svizzeri, Aebischer, Freuler e Ndoye: “Lo meritiamo davvero - ha spiegato l’ala ex Basilea - giochiamo bene da inizio stagione. Il lavoro dell’allenatore è incredibile e noi siamo molto uniti come gruppo e non abbiamo pressioni eccessive”.
Spero di sbloccarmi al più presto in Serie A, ho avuto anche sfortuna infortunandomi nel periodo peggiore
Dan Ndoye
Se in Italia le cose procedono bene, in Nazionale invece il classe 2000 non ha mai trovato molto spazio. “Io posso solo lavorare, lavorare e ancora lavorare per convincere il coach a schierarmi - racconta Ndoye - il resto non posso controllarlo. Ma come tutti spero di avere la mia occasione”.
Chi invece è un punto fermo della squadra di Yakin è Remo Freuler autore in carriera con la maglia rossocrociata di 8 reti in 63 presenze. Le aspettative, ci spiega, sono cambiate notevolmente negli ultimi anni. “In effetti dopo l’exploit contro la Francia agli ultimi Europei - conferma l’ex Nottingham Forest - le speranze di tutti su di noi sono cambiate. Non basta più solo qualificarci per un grande evento. Lo abbiamo visto qualche mese fa nelle qualificazioni”.
Essere in corsa per la Champions a marzo? Non me lo sarei mai aspettato
Remo Freuler
Nazionale, l’intervista a Remo Freuler (21.03.2024)
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