La finale di Coppa Svizzera contro il Servette è lì sullo sfondo e si avvicina piano piano. Prima però c’è ancora da archiviare la Super League, alla quale il Lugano non ha più nulla da chiedere se non fosse che l’avversario di domani sarà lo stesso che tra 8 giorni i bianconeri si ritroveranno di fronte a Berna. “Sarà un’amichevole? Non credo proprio - ha esordito Mattia Croci-Torti nel classico appuntamento della conferenza stampa del venerdì - vincere aiuta a vincere, quindi sicuramente domani entreremo in campo con la solita mentalità che ci contraddistingue. Anche perché è la nostra ultima partita in casa e non vogliamo lasciare punti al Servette, contro cui inoltre non abbiamo mai vinto in questa stagione”.
Torna a disposizione Hajrizi, anche se molto difficilmente partirà dall’inizio, mentre non ci saranno (per evitare rischi in vista della Coppa) né Doumbia né Mai. “Mi aspetto delle risposte forti da chi deciderò di mandare in campo - ha spiegato il Crus - più che sull’avversario, dal match di domani, mi aspetto di capire chi è più pronto ad aiutare la squadra. La concorrenza interna è tanta e una partita come quella di domani deve essere una motivazione per darmi l’ultimo segnale forte”.
Più che bella figura... vogliamo portare a casa la Coppa Svizzera
Nonostante il comunicato della società, Croci-Torti non si è sottratto alle domande su capitan Sabbatini. “Quando ci sono di mezzo amore, passione e affetto nascono sempre situazioni speciali e gli ultimi giorni lo sono sicuramente stati per l’ambiente bianconero - ha raccontato il 42enne momò - ho sicuramente visto un Jonathan Sabbatini emozionato per tutte le testimonianze che ha ricevuto, ma anche determinato e affamato, con lo sguardo di chi ha voglia di vincere domani. Se gioca titolare? Sì, sarà in campo dall’inizio”.
In ballo c’è anche il titolo di capocannoniere, che Celar tenterà di riportare in bianconero dopo oltre un ventennio (Christian Jimenez 2001). “Sarebbe una bella cosa non solo per lui, ma anche per la società, i compagni e tutta la squadra. La verità però è che è uscito acciaccato dalla partita di Zurigo e stiamo facendo di tutto per poterlo recuperare. Se sarà a disposizione e avrà bisogno di fare gol... sicuramente non ha un allenatore insensibile a queste cose. Però gli obbiettivi collettivi vengono sempre prima di quelli individuali”.
Oltre 12’300 tifosi a Berna? Posso solo ringraziarli nella speranza che anche chi non viene sempre a Cornaredo si possa affezionare a questa squadra che butta sempre il cuore oltre l’ostacolo
Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 24.05.2024, 18:40