A Cornaredo regna la noia, Lugano e GC non si fanno male

A più di tre mesi da quella beffa subita in pieno recupero, il Lugano aveva ancora un conto in sospeso con il Grasshopper. Così come, di fronte al pubblico di Cornaredo, c’era da farsi perdonare il goffo passo falso commesso alla prima casalinga del nuovo anno. Inconcludenti e poco lucidi, i bianconeri hanno tuttavia fallito l’appuntamento con la seconda vittoria consecutiva, chiudendo sullo 0-0 una partita davvero povera di emozioni. Noia, sbadigli e occasioni perse, perché si sarebbe dovuto sfruttare altrimenti il contemporaneo pareggio dello Zurigo quarto.

Davanti al confermatissimo trio difensivo El Wafi-Hajdari-Mai, mister Croci-Torti ha proposto qualche novità, complici le squalifiche di Vladi e Sabbatini (a Macek l’onore di portare la C al braccio). Tre, nello specifico, i volti nuovi rispetto a domenica: Mahou, Bislimi e Belhadj, spediti sul manto erboso per garantire fantasia e quantità. E se da un lato l’undici prescelto è effettivamente riuscito a sopraffare gli avversari sul piano del gioco, azzerandoli quasi completamente (Morandi l’unico a provarci, come sa bene Cimignani, infortunatosi dopo una chiusura provvidenziale), dall’altro - fino al 45’ - neanche l’ombra di un’occasione vera e propria, se si esclude il gol annullato a Celar per fallo di mano. 

Non che la musica sia cambiata nel secondo tempo, dove (se possibile…) gli uomini in campo hanno offerto ancora meno. E neppure l’ingresso di Steffen, al grande ritorno, ha innalzato il tasso tecnico della sfida, proseguita sui binari del tedio generale sino al 90’, senza il minimo sussulto. L’attenzione della truppa bianconera deve ora spostarsi sul Basilea e sul St. Jakob, che sabato sarà teatro di un interessante antipasto in vista del non lontano quarto di Coppa.

Legato a Sport e Musica 31.01.2024